Degni di nota
di Quirino Principe

Infuriarsi per note politiche

Da tempo teniamo d'occhio la rivista «Music@» diretta da Pietro Acquafredda e nata da un progetto editoriale cui hanno collaborato il direttore e molti docenti del Conservatorio “Alfredo Casella” dell'Aquila. Detto questo, sia chiaro che la rivista non è necessariamente l'espressione del Conservatorio aquilano.

È un periodico indipendente che più non potrebbe essere (conoscendo, poi, chi la dirige...): dislocazione, coincidenza d'intenti, non significano dipendenza. Il nome della rivista contiene una singolarità grafica che è la punta avanzata del suosignificato: può piacere o meno il simbolo della posta elettronica e a noi non dispiace (non lo troviamo brutto, anzi!), ma certo il significato è inequivocabile. Conosciamo il dilemma che molte riviste musicali di nuovo conio, nella fase di prima proposta, devono affrontare: essere "scientifiche" o "divulgative"? E prima ancora perché parlare di musica a un pubblico che non sa neppure ascoltare gli elementi, l'abbecedario della musica? Perché esistere? Dopo di che, dal momento che la scelta scientifica atterrisce, almeno in Italia (invece sarebbe vincente a nostro avviso, sia pure con un margine di rischio), si opta immancabilmente per l'intento "sociale": la divulgazione. E si divulgano aneddoti musicali, buoni e ragionevoli sentimenti, impegni a portare la musica fra i giovani nelle scuole (non toccherebbe al ministero della Pubblica istruzione, e a legislatori che fossero un po'' meno distratti, portare la musica nelle scuole introducendola per legge...?), eccetera.

«Music@» ci ha subito colpito, sin dal suo numero Zero (maggio 2006), perla sua determinazione nell'andare a cercare i malanni, nello sciorinarli per intero nel compiere calcoli precisi e nel renderli noti (ecco la divulgazione che ci piace!).

La lente d'ingrandimento dei bravi redattori non si lascia sfuggire nulla. Ora siamo giunti al numero 2 (marzo-aprile 2007). Al suo attivo, la rivista ha pagine felicemente e finalmente "malvagie" come le bacchettate a Prodi subito dopo le elezioni politiche del 2006 (Darò l'l% del Pil a cultura e ambiente...»... avete capito? L'uno per cento, meno di un terzo della Francia, e per giunta con uno strascico di levantine lamentazioni tali da fare supporre che quell'uno sarebbe addirittura un trionfo), la vergognosa ostilità del Ministero nei confronti dell'Orchestra "Giuseppe Verdi" di Milano, l'interamente pubblicata Relazione sull'utilizzazione del Fondo Unico per lo Spettacolo ovvero "Come lo Stato finanzia la musica" (un gioiello d'informazione a merito di «Music@») e un museo delle infamie fra cui a titolo di esempio, la sistematica e punitiva diminuzione dei magri aiuti concessi al Collegium Musicum di Bari, luminosa realtà musicale della Puglia, del sud d'Italia e della nazione. Teniamo d'occhio «Music@» se vogliamo goderci il piacere d'infuriarci.

«Music@», bimestrale,
e-mail:rivista@conservatoriocasella.it,
www.consaq.it


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